Carracci, Ludovico
Il Claustro di San Michele in Bosco
Bologna, Dalla Volpe, 1776

 

 

CARRACCI, LUDOVICO (ZANOTTI CAVAZZONI, GIAMPIETRO, EDITOR). Il Claustro di San Michele in Bosco di Bologna de’ monaci olivetani dipinto dal famoso Lodovico Carracci e da altri eccellenti maestri usciti dalla sua Scuola. Bologna, Impresso nelle Stampe Dalla Volpe, l’Anno 1776.

In-folio maximo (460x310 mm), legatura coeva in mezza pelle con tassello in marocchino cremisi e titolo in oro e filetti a secco al dorso, c.(1), pp. 117, (1), 39. Frontespizio inciso in rame.

QUARANTASETTE GRANDI TAVOLE INCISE IN RAME DAL FABBRI da affreschi di Ludovico Carracci; trentatré testatine e finalini incisi da Pio Panfili e trentanove capilettera.

SPLENDIDA EDIZIONE DI QUESTA MAGNIFICA OPERA GRAFICA che riproduce il grande ciclo di affreschi del Carracci nel chiostro ottagonale di San Michele in Bosco sulle colline nei pressi di Bologna. Le incisioni, corredate da uno studio critico dello storico dell’arte bolognese Zanotti Cavazzoni, sono di fondamentale importanza per la conoscenza di questi affreschi carracceschi, oggi quasi interamente compromessi.

Nel biennio 1605-1606, Ludovico Carracci e i suoi allievi, tra i quali Guido Reni, dipinsero il grande ciclo di affreschi nell’appena ultimato chiostro del convento di San Michele. L’umidità presto cominciò a infiltrarsi nelle pitture murali e, appena venticinque anni dopo la sua ultimazione, i frati commissionarono al Reni un restauro, che però si rivelò inutile: già nel 1690 gli affreschi erano in pessime condizioni, con parti che si staccavano. Temendo il peggio, e con l’intento di tramandarne il ricordo ai posteri, il Malvasia incaricò l’amico pittore Giacomo Giovannini di eseguire le incisioni degli affreschi, mentre egli ne avrebbe steso un commento: la sua iniziativa fu provvidenziale e resta necessaria per lo studio del Carracci, dal momento che oggi gli affreschi sono in parte perduti, in parte ridotti a frammenti.

Ottimo esemplare, fresco e croccante.